CiclaMI – Brand Urbanism a Milano

12 Aprile 2023
Posted in Bicicletta
12 Aprile 2023 Sottosopra Comunicazione

CiclaMI – Brand Urbanism a Milano

L’advocacy di Sottosopra, una call to action per le imprese meneghine

Chi ci conosce sa che Sottosopra è da sempre impegnata sul fronte socio-ambientale. Siamo un’agenzia di comunicazione bike friendly che si occupa di comunicazione etica e consapevole. Accompagniamo creativamente enti e aziende verso un approccio più sostenibile e nel 2021 siamo anche diventate Società Benefit.

Il nostro è un punto d’osservazione privilegiato, all’intersezione tra pubblico, privato e terzo settore, che ci permette di proporre periodicamente progetti di advocacy per incentivare la mobilità ciclabile.

Tra i tanti progetti che abbiamo ideato a sostegno della mobilità attiva, ce n’è uno che noi consideriamo il nostro progetto cardine, il modello che unisce le forze e le competenze di tutti per accelerare il cambiamento. L’abbiamo chiamato CiclaMI, è già stato presentato al Comune di Milano e ad alcuni brand milanesi e riteniamo che sia arrivato il momento di presentarlo anche a voi, con l’intento di rendere pubblica la nostra chiamata per cercare alleati.

CiclaMI, una partnership virtuosa tra pubblico e privato

CiclaMI è un progetto partecipato di Sottosopra per lo sviluppo ciclabile della città di Milano, basato sulla collaborazione tra aziende del territorio milanese e il Comune. Il fine è doppio: la sponsorizzazione di infrastrutture per chi si sposta in bici e la diffusione della cultura ciclabile in città.

Sponsorizzare una ciclabile, il nuovo brand urbanism a Milano.

Partiamo dalla sponsorizzazione. Avete presente le aiuole ben curate con il supporto del supermercato o dell’hotel al di là della strada? L’esempio da imitare è questo, declinato sulle necessità di una città che deve diventare più ciclabile in tempi brevi.

Pensate se oltre alle aiuole, le nostre imprese si prendessero cura delle corsie ciclabili, sponsorizzando le nuove e provvedendo alla manutenzione delle esistenti. Immaginate progetti di CSR dedicati alla posa di segnaletica, rastrelliere e parcheggi sicuri per le biciclette.

Il comune di Milano si sta spendendo (ancora troppo timidamente) nella direzione della ciclabilità, non in ultimo con la proposta del Consiglio di diventare Città 30. Ma per rispondere rapidamente all’urgenza di diventare una città per tutti, è evidente che serve un’accelerazione sia sul piano urbanistico sia, soprattutto, sul piano culturale. E dal punto di vista comunicativo c’è ancora molto da lavorare.

Anche fare cultura ciclabile è brand urbanism.

Perché al Comune di Milano chiediamo di comunicare, NON comunicando?

Un paradosso, vero? Per ribaltare il concetto di città da autocentrica a luogo per le persone, abbiamo bisogno eccome di comunicare: tanto, bene e con continuità. E chi meglio dei brand sa mettere in campo budget, strategie e mezzi già attivi per trasmettere una nuova visione di Milano alle proprie community?

Chi meglio dei marchi che scegliamo e a cui siamo fedeli può stimolare in noi una curiosità, fornire servizi e vantaggi che ci ispirino nuovi comportamenti?

I brand hanno sviluppato un’influenza tale su di noi da chiedere conforto proprio a loro in piena pandemia nel 2020.

In questo senso vorremmo che si facessero avanti i tanti love-brand di Milano. Marchi storici che si identificano con la città e con cui la città si identifica: ad esempio Campari, Esselunga, l’Inter e il Milan, le Distillerie dei Fratelli Branca, il mondo della moda con Armani, D&G, Cavalli, Missoni, Prada e molti altri.

Vorremmo che questi marchi usassero il loro potere comunicativo e la loro capacità di dettare le tendenze per restituire qualcosa ad una città che ha dato loro tantissimo e che fa parte della loro identità. In che modo? Contribuendo a renderla più vivibile per i suoi cittadini.

“Se il ruolo del Comune è quello di pianificare e realizzare infrastrutture ciclabili, quello dei brand potrebbe essere quello di finanziarle, comunicarle e coinvolgere i cittadini, diventando così i principali ambasciatori della cultura green del Comune di Milano.”

Le necessità ciclabili della città di Milano

+ Infrastrutture

Serve che la città diventi più sicura per ciclisti e pedoni. Per garantire una mobilità ciclabile in sicurezza, la città deve rapidamente incrementare le corsie e le piste ciclabili strategiche, le strade scolastiche, le rastrelliere, i parcheggi custoditi.

+ Partecipazione

Per rispondere alle nuove esigenze in tempi relativamente brevi si rende necessaria la collaborazione tra pubblica amministrazione, imprese del territorio, terzo settore e cittadinanza. I brand meneghini possono essere catalizzatori nel coinvolgere il maggior numero di cittadini nell’evoluzione green di Milano.

+ Cultura

Le aziende possono essere importanti alleate per diffondere i benefici della mobilità sostenibile e per partecipare attivamente alla trasformazione della città. Attraverso il loro marketing e la loro comunicazione, le aziende hanno tutti i mezzi per cambiare il contesto culturale e favorire un cambiamento nelle abitudini delle persone.

 

CiclaMI-Brand-Urbanism, il modello Comune e Aziende
U
n risultato win-win

La co-operazione tra la pubblica amministrazione e le imprese porta a una distribuzione dei benefici per tutti gli attori:

Per la città e i cittadini

Una città più vivibile e sostenibile è un’attrattiva per i suoi abitanti, per gli aspiranti tali e per i turisti. Milano è una città che chiede tantissimo a chi sceglie di viverci, lavorarci e magari farci anche famiglia. Migliorare la qualità degli spostamenti rappresenterebbe un enorme salto di qualità per lo stile di vita dei suoi abitanti.

Per il Comune di Milano

L’esternalizzazione di una parte dei costi di produzione e manutenzione delle infrastrutture ciclabili e un aiuto qualificato nella comunicazione della cultura ciclabile rappresenterebbero per il Comune un risparmio economico e una maggiore efficacia nella diffusione della mobilità attiva e della sua cultura.

Per le aziende Milanesi

In un’epoca in cui il tema della consapevolezza climatica è centrale, quale miglior ritorno di immagine in termini di CSR se non quello derivato da interventi concreti per migliorare la qualità dell’aria di Milano e dello stile di vita dei suoi cittadini?

Questo ritorno in brand awareness è particolarmente importante per le aziende a target Gen Z (ma anche per tutte le altre, visto che i Gen Zers più grandi hanno già superato i 20 anni) il cui set valoriale è estremamente clima-centrico.

Inoltre, abbassare le proprie emissioni diventerà sempre più necessario con le nuove normative europee che renderanno obbligatorio il bilancio di sostenibilità per un numero più ampio di aziende. Ed è auspicabile che l’aderire ad iniziative che incentivano la mobilità sostenibile possa avere un ritorno in termini di compensazione di CO2.

Brand-Urbanism

Come i brand possono fare cultura ciclabile

Il brand urbanism è una collaborazione tra un’azienda e la città: il brand lancia o contribuisce a finanziare un progetto urbano in cambio di visibilità. Per i marchi è un investimento in termini di brand awareness. Per le città, una fonte di finanziamento per progetti di sviluppo urbano: parchi, infrastrutture e mezzi di trasporto.

Nike ad esempio ha trasformato un terreno abbandonato di un quartiere residenziale di Manila, in una pista di atletica. La pista ha la forma della loro ultima scarpa da corsa ed è dotata di tecnologia all’avanguardia. È infatti possibile monitorare i propri progressi con una varietà di app e correre accanto all’avatar di se stessi, dei propri amici o addirittura confrontarsi con i campioni.

Sempre Nike ha stretto un accordo di partnership con la città di Portland per incrementare da 400 a 1000 le bici di Biketown, il bike sharing cittadino. La bici Nike è super cool, e il brand ha accompagnato il lancio con una campagna brillante.

Un altro esempio è la cabinovia della Emirates Air Line a Londra. Scorciatoia per i pendolari e attrazione turistica, la Emirates Air Line Cable Car attraversa il Tamigi collegando la Greenwich Peninsula ai Royal Docks. La Città di Londra ha stipulato una partnership decennale con Emirates Airline, che ha sponsorizzato un terzo dei costi totali. Una delle condizioni era che la funivia prendesse il nome dell’azienda.

CiclaMI Brand Urbanism | Ghisolfa | Sottosopra agenzia bike friendly

Foto di Valentina Lovato

Foto di Valentina Lovato

Il nostro concetto di brand urbanism a Milano

In fiduciosa attesa che anche Milano diventi città 30, il risultato più auspicabile è sicuramente quello della sponsorizzazione delle ciclabili da parte delle aziende meneghine. La città grida la necessità di avere ad esempio una circonvallazione ciclabile, dove ora passano la 90 e la 91, a partire dal Ponte della Ghisolfa. Un altro intervento necessario è la progettazione di parcheggi sicuri e numericamente adeguati in tutte le stazioni di interscambio, ferroviarie, dei pullman, capolinea delle metro. “Adottare una strada scolastica” potrebbe diventare l’occasione per pedonalizzare le aree antistanti le scuole, mettendo in benefica competizione le aziende.

Speriamo in operazioni di CSR concrete e visibili sul territorio ma non per questo caratterizzate da un ulteriore tappezzamento della città di loghi (vedi alla voce M5 – San Siro Stadio DAZN).

Sponsorizzare un’opera pubblica non significa necessariamente doverla siglare vistosamente. I tempi sono cambiati, in fatto di responsabilità sociale ha più peso il racconto che il brand trasmette sui suoi canali di comunicazione piuttosto che esibire un maxi-logo. Del resto non è che se acquisti alberi, ti preoccupi di brandizzarli uno a uno. L’obiettivo è piuttosto spiegare a cosa serve riforestare, perché il brand si riconosce in questa attività, come può partecipare la sua community, ecc.

Dimostrare un impegno a diretto beneficio del cittadino, sarebbe un gesto radicale e con un impatto positivo sulla cittadinanza. Un jackpot in termini di CSR.

Non immaginatevi dunque una superficie urbana tappezzata di loghi, ma una città che rinasce grazie alla storia che stanno scrivendo i brand, talvolta a quattro mani con il Comune.

Le nostre domande aperte

Al Comune di Milano:

Una città a misura di cittadini è un’esigenza istituzionale, raggiungibile solo in seguito alla diffusione della cultura ciclabile. Per questo riteniamo che il Comune dovrebbe fare una chiamata alle imprese. In questo senso:

il Comune di Milano è disposto a mettere in piedi strumenti e incentivi per le aziende che si impegnano per la vivibilità e la ciclabilità della città? Ad esempio una procedura per sponsorizzare le infrastrutture ciclabili e un sistema per concedere carbon credits ai fini del bilancio di sostenibilità?

Ai brand:

Siete pronti a rendere cool e di moda andare a piedi, in bici o in monopattino? È questo che renderebbe Milano una città veramente internazionale.

I cittadini-consumatori hanno grandi aspettative nei vostri confronti. Si aspettano che i brand si impegnino per il bene comune e svolgano un ruolo attivo, coerente con i loro valori fondamentali. Queste nuove aspettative richiedono ai marchi di assumersi pienamente la responsabilità della loro influenza sugli stili di vita dei consumatori e di contribuire in modo proattivo a migliorare la qualità della vita nelle città.

Fare brand urbanism a Milano conviene, è un’opportunità per avere un impatto positivo sulla città e i suoi abitanti, coltivando allo stesso tempo la propria brand awareness a livello locale.

Ti interessa sviluppare una strategia di brand urbanism a Milano per la tua impresa o il tuo Comune?

Contattaci, siamo qui apposta!

 

Il modello CiclaMI avanza anche grazie alla collaborazione preziosa dell’associazione Genitori Antismog.

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