Ci stiamo avvicinando a quel periodo dell’anno in cui i buoni sentimenti (e il turbo consumismo) spesso hanno la meglio sui nostri standard etico-ecologici. La corsa al regalo, la frenesia della vigilia, l’ennesimo paio di calze a tema natalizio da regalare a quel cugino di cui non ricordiamo neanche il nome… tutto diventa davvero travolgente, a volte forse quasi opprimente, e cercare di rimanere connessə ai nostri valori a volte risulta più difficile.
Eppure, un Natale sostenibile non solo è possibile, ma necessario. Secondo Copernicus, il 2024 sarà quasi certamente l’anno più caldo mai registrato, con temperature medie globali che superano di 1,5°C i livelli preindustriali.
Un Natale più attento all’ambiente è quindi d’obbligo, ma non per questo deve perdere in fascino e magia: dai regali green alle decorazioni natalizie ecosostenibili, ecco i nostri consigli per un Natale ecologico (anche a tavola).
I migliori regali di Natale green
1. Regalare un’esperienza
Offrire un’esperienza da vivere, un’attività da fare insieme, o semplicemente il proprio tempo è forse la forma più autentica di dono. Tra i regali green per Natale, è decisamente nella nostra Top 5.
Lasciando da parte le inflazionatissime Smart Box (sì, anche quelle di lusso ormai ci annoiano), perché non pensare a qualcosa di più originale? Un paio di biglietti per un film (non solo i colossi come UCI ma anche altri cinema piccoli e indipendenti offrono ormai la possibilità di comprare voucher regalo) oppure una gita per scoprire una città vicina (ancora meglio se in bici!)
“Regalare l’arte” è un altro buon compromesso: dai classici come il Cenacolo Vinciano alle mostre temporanee nei musei locali, molte strutture offrono l’opzione di regalare il biglietto d’ingresso (con data da stabilirsi), permettendo di donare un momento di condivisione della cultura.
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E per i minimalisti o chi vuole risparmiare? Promettete di portare vostra madre a fare shopping nel suo negozio preferito o di presentarvi puntualmente per i pranzi della domenica (state rivalutando la Smart Box vero!?)
2. Regali sostenibili per Natale: scegli di seconda mano
Il mondo del second hand è in continua espansione e non è più solo appannaggio dei mercatini polverosi, anzi, secondo una ricerca Wallapop del 2023, 6 italiani su 10 valutano l’acquisto di prodotti di seconda mano come regali natalizi, una scelta che unisce risparmio e sostenibilità, riducendo l’impatto ambientale legato al consumo eccessivo, soprattutto online.
Un recente studio condotto in Italia da Quantis rivela che il packaging rappresenta il 75% delle emissioni di gas serra di un ordine e-commerce, seguito da logistica (15%), resi (fino al 9%) e attività online come la ricerca e l’acquisto (7%). Scegliere regali di seconda mano o artigianali acquistati localmente, invece, abbatte drasticamente queste emissioni: niente imballaggi superflui, meno chilometri percorsi, e la possibilità di toccare con mano il prodotto prima di acquistarlo, evitando inutili resi.
I mercatini fisici offrono inoltre un’esperienza unica, fatta di atmosfera natalizia, scoperta e ispirazione. A Milano, ad esempio, i mercatini pre-loved abbondano nel periodo delle feste:
- Green Christmas, il mercatino di Natale attento all’ambiente e alle autoproduzioni (14 e 15 dicembre)
- Remira Market, con una data tattica l’8 dicembre
- East Market
Solo per menzionarne alcuni. E se avete qualche parente che arriccia il naso ricordategli che ricevere un oggetto pre-loved è sempre meglio che rimettere in circolo i regali improponibili del Natale passato (e se vi dicono che loro queste cose non le fanno: mentono).
3. Fare un regalo ecologico
Di regali ecologici ce ne sono tanti. In primis quelli che si mangiano! Il cesto di Natale è un dono che fa sempre piacere, meglio ancora se scegliete voi dove e come comprare le leccornie. Tra i regali ecologici più scelti e acquistati, soprattutto come regali di Natale, troviamo l’oggettistica durevole che va a sostituire il monouso (come le ormai tanto amate borracce) oppure la cosmetica sfusa: saponi e shampoo solidi, alternative riutilizzabili ai dischetti struccanti, dentifricio solido e chi più ne ha più ne metta!
Se sei di Milano la tappa obbligata è al Banco di Garabombo, il più grande tendone natalizio d’Europa dedicato al commercio equo e solidale in zona Pagano.
4. Per un Natale sostenibile compra il regalo in un negozio di prossimità
Se vi dicessimo che lo spazzolino di bambù e il maglioncino pre-loved sono un’opzione adatta a tutti, mentiremmo. Che fare quindi con quei regali che vanno comprati nuovi e belli? Il nostro consiglio per tenere fede all’obiettivo di un Natale green in tutto e per tutto è quello di scegliere di acquistare in negozi di quartiere o in quelli di piccoli brand indipendenti.
Se potete andarci a piedi o in bici è meglio, ma se proprio dovete ordinare meglio farlo da brand green. Dove trovarli? Magari iniziando a seguire i nostri green influencer preferiti.
5. Anche il packaging a Natale è rigorosamente green
La carta da regalo viene riutilizzata di anno in anno dalla notte dei tempi, da molto prima che il mondo si accorgesse di avere un problema con i rifiuti. Siamo tutti dei pro ad aprire i regali con cura e conservarne la carta, ma che fare se non è rimasta neanche una bustina dall’anno scorso? Ecco alcune soluzioni.
- Opzione chic e sostenibile: usate una bella stoffa e realizzate un pacchetto in stile Furoshiki, la tecnica giapponese perfetta per un regalo elegante e green
- Opzione nuova ma ecologica: scegliete la carta da pacco marrone in cellulosa, che è facilmente riciclabile e spesso già riciclata. Completate con uno spago per un effetto minimal e sofisticato.
- Opzione mi sono ricordat* all’ultimo dei regali, figuriamoci della carta: utilizzare una qualsiasi carta riciclata trovata in casa o nel cassonetto condominiale: giornali, cartoni, borsine di tela, tanto per darvi un’idea noi abbiamo impacchettato libri e CD così.
6. Fare una donazione ad una causa che ci sta a cuore
Il regalo più sostenibile di tutti è quello etereo. Se volete dare il buon esempio potete chiedere ai vostri amici e familiari di convertire il vostro regalo in una donazione ad un’associazione che vi sta a cuore. Organizzare collette digitali è piuttosto facile con tutti i siti e le app che permettono di farlo a costo zero. Ricevere una tessera associativa a un’associazione affine al nostro sentire è un’idea sensata e molto gradita, oltre che ad essere tra i regali green per eccellenza.
Natale green anche a tavola
7. Il menù sostenibile per Natale
Secondo una ricerca di Too Good To Go e YouGov, l’86% degli italiani spreca cibo durante le festività natalizie, con il 37% che butta via oltre un quarto di quanto acquistato, soprattutto dolci delle feste, pane e antipasti. Certo, parlare di un menù natalizio vegetariano (o peggio, senza panettone!) può sembrare un affronto nella cultura italiana, e proporre un menù vegano forse rasenta quasi la blasfemia. Ma si possono comunque fare dei passi in questa direzione che –spoiler– è anche meglio per la salute di tutti.
Per un Natale più sostenibile a tavola quindi, cominciamo dal menù. Acquistiamo ingredienti di qualità da produttori locali, prediligendo filiere corte e verificabili.
Ridurre il consumo di carne è un altro passo importante, bilanciando il menù con piatti vegetariani tradizionali e creativi. Ecco ad esempio il menù di Natale vegano di Cucina Botanica, che da sempre promuove un’alimentazione a base vegetale.
Infine, adottate una mentalità anti-spreco: pianificate bene le quantità per evitare avanzi e trasformate ciò che resta in nuovi piatti deliziosi. Dagli antipasti reinventati alle zuppe con le verdure avanzate, le possibilità per dare nuova vita ai cibi delle feste sono infinite.
8. No all’usa e getta a tavola
Durante pranzi, aperitivi e cene delle feste, quando si invitano a casa parenti e amici, si presenta spesso il problema di non avere posate, piatti e bicchieri “in più”. Per un Natale green per davvero bisognerebbe astenersi dall’acquistarli, anche se in carta o plastica “biodegradabile”. In primis perché proprio proprio biodegradabili non sono e poi perché non fanno altro che sommarsi alla già grande quantità di rifiuti Natalizi.
Togliamo lo stigma dal chiedere in prestito coperti e suppellettili da tavola oppure affidiamoci ad una stoviglioteca. E poi, a noi la tavola piace con bicchieri, piatti e sedie tutte diverse!
9. La spesa per i pasti di Natale in negozi di prossimità
I supermercati fanno da sempre a gara a chi ha i packaging natalizi più grossi e sberluccicanti. Per un Natale sostenibile scegliamo di acquistare in mercati che vendono alimenti sfusi o impacchettati in un solo foglio di carta, dato che il packaging dei prodotti è una delle principali componenti dei rifiuti plastici in Italia e noi, di rifiuti in plastica, proprio non ne abbiamo bisogno. Carne, affettati, formaggi e uova provenienti da piccoli negozi non solo sostengono l’economia locale, ma garantiscono anche un minore impatto ambientale: puoi trovare il negozio che vende prodotti sfusi più vicino a te dalla mappa di Sfusitalia.
Attenzione anche all’olio di palma, la cui coltivazione è purtroppo la prima causa di deforestazione dei polmoni verdi del nostro pianeta. Molti brand lo stanno sostituendo e lo indicano in etichetta, ma c’è chi continua a usarlo, alla faccia dell’orango indonesiano in via di estinzione e della foresta amazzonica che recede.
Natale green anche nelle decorazioni
10. Decorazioni natalizie ecosostenibili DIY
Visto che di Natale ecologico si parla, la parola d’ordine è solo una (anzi tre): Do It Yourself! Sì, perché ci sono tantissime idee (e altrettanti tutorial) per realizzare decorazioni ecosostenibili per addobbare la casa in vista del Natale. Vi basteranno pochi materiali, qualche ora libera et voilà che il gioco sarà fatto.
11. L’albero di Natale? Sostenibile, of course
Anche per quanto riguarda l’albero di Natale la scelta deve essere ponderata e deve rispettare tanto la natura quanto l’ambiente. Pensate, però, che la scelta più ecosostenibile sia quella di comprare alberelli sintetici? Bè, vi sbagliate. Partiamo dal presupposto che una scelta davvero sostenibile sarebbe quella di recuperare un albero di Natale sintetico che altrimenti verrebbe buttato e utilizzare quello per i Natali a venire, ma se siete tra coloro che ogni anno (o 2) comprano un nuovo albero di Natale “finto”, allora sappiate che state facendo dei grandi disastri all’ambiente.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Firenze, infatti, un albero naturale comporta 0,522 kg di CO2e, rispetto ad un albero sintetico, che produce ben 19,4 kg (CO2e) in fase di creazione. Pensate che, per pareggiare lo stesso costo ambientale legato all’acquisto di un abete vero ogni anno, bisognerebbe riutilizzare lo stesso albero sintetico dai 15 ai 38 anni.
Acquistare un albero vero (se proprio dobbiamo), quindi, è la scelta più green per Natale: l’importante è comprare sempre alberi che riportano sull’etichetta la sua provenienza e, nello specifico, è bene controllare che siano presenti le certificazioni forestali FSC e PEFC, due enti molto importanti che proteggono la foresta e che controllano con scrupolo e impegno la filiera del legno e derivati.
>>Natale Sottosopra: scopri le nostre campagne Natalizie<<
Mollare il perfezionismo e i sensi di colpa, che il Natale è già abbastanza complesso di per sé
Avere una quotidianità etica ed ecosostenibile è già difficilissimo da sol* / nel proprio nucleo familiare, figuriamoci con la famiglia allargata. Siamo consapevoli che fare tutte le cose che vi abbiamo consigliato è costoso, time consuming e probabilmente vi farà passare per il/la rompiscatole radical della famiglia. La flessibilità è la chiave per sentirsi in pace con il mondo: a Milano diciamo “piötost che nient l’è mei piötost”.
E scordatevi i sensi di colpa, che con quello che sta succedendo nel mondo a causa del cambio climatico, di certo non sarà il vostro arrosto natalizio a rovinare il futuro dei nostri nipoti. Ma portare un po’ di buone abitudini eco-friendly e rendere il Natale ogni anno più green non fa male a nessuno, e ci sarà sempre lo zio novax che risulterà più sciroccato di voi!
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