Caro Babbo Natale, sono un nonno e ti scrivo

25 Novembre 2019
25 Novembre 2019 Sottosopra comunicazione

Caro Babbo Natale, sono un nonno e ti scrivo

Manca appena un mese a Natale ed è praticamente impossibile non rendersene conto, tra pubblicità che non fanno che ricordarcelo costantemente, brand che hanno iniziato il countdown da mesi per vendere i loro prodotti di punta e supermercati pieni zeppi di pandori e panettoni già dal 2 novembre.
In Sottosopra Comunicazione ci dividiamo tra chi il Natale lo ama alla follia, chi lo tollera con diplomazia e chi invece lo detesta e preferirebbe avere quaranta di febbre piuttosto che sedersi a tavola il 25 dicembre.
Diciamo che la maggior parte di noi propenderebbe per quest’ultima opzione, ma insomma, alla fine ad abbuffarci a tavola con parenti e amici, volenti o nolenti, col sorriso del Joker o con la faccia del Grinch, ci finiamo tutte in un modo o nell’altro.
Ogni anno cerchiamo di trovare il lato positivo, diverso e più originale del periodo più chiacchierato dell’anno, e chi ci conosce sa che i nostri auguri natalizi sono sempre più unconventional e poco fedeli alle tradizioni, per esempio.
Laddove possibile, cerchiamo anche di sostenere (a Natale e durante tutto l’anno) con donazioni o collaborazioni o anche solo con il passaparola, onlus o associazioni che si adoperano per giuste cause, che ci stanno particolarmente a cuore, e condividerle con chi ci segue per dargli, seppur nel nostro piccolo, visibilità e risonanza. 

Quest’anno vogliamo raccontarvi un progetto nel quale ci siamo imbattute per caso un anno fa e che ci ha colpito moltissimo: i Nipoti di Babbo Natale.
Non è facile per chi scrive raccontare di questa iniziativa senza commuoversi (sono troppo sensibile, ahimè, ndr) o senza cadere in troppi cliché, ma ci proveremo ugualmente. 
Per puro caso, a dicembre dell’anno scorso, una di noi (non ci ricordiamo chi!) intercettò un servizio del TG sul progetto Nipoti di Babbo Natale di Un Sorriso in Più, Onlus in attività da più di 15 anni nel volontariato per anziani e minori nelle zone di Como, Varese e Monza. 
Grazie ai Nipoti di Babbo Natale, tutti possono realizzare il sogno di un anziano che vive in casa di riposo: un piccolo gesto che si trasforma in qualcosa di magico, perché nessuno dovrebbe mai sentirsi solo.

Nipoti di Babbo Natale

Nel 2018 Katerina Neumann – architetto e web designer di Praga, che vive in Italia da svariati anni – rimasta piacevolmente colpita da questo progetto al quale lei stessa aveva partecipato come “donatrice” nella sua terra nativa, ha deciso di portarlo anche qui in Italia proponendolo a Un Sorriso in Più.
Nacque così il sito che raccoglie i desideri degli ospiti di diverse strutture residenziali: nella prima edizione italiana i desideri di 800 anziani (messi in rete dalle 43 strutture di appartenenza) sono stati realizzati da persone, vicine e lontane, che hanno scelto di fare un dono speciale per Natale ai nonnini sparsi in tutta la penisola.
Grazie all’attenzione da parte dei media locali e nazionali, in meno di un mese dalla conferenza stampa dello scorso anno sono stati raccolti più di 5000 euro di donazioni. In un solo mese il sito ha avuto 44.650 utenti, 65.200 visite, 10.192 e-mail; Facebook ha superato i 2.000 followers e Instagram i 1.600.
Nel 2019 il progetto è cresciuto: a ottobre è già stato superato il numero di adesioni dello scorso anno e già da inizio novembre gli utenti possono vedere pubblicati sul sito i desideri di tantissimi anziani e scegliere quali esaudire.
Attualmente le strutture che aderiscono al progetto sono 57, sono stati caricati 900 desideri, di cui già 700 prenotati.

Una sciarpa, un maglione natalizio, un orologio analogico, ma anche la visita a una mostra, un concerto, una partita di calcio: sono tanti i desideri espressi dagli anziani che scrivono ai Nipoti di Babbo Natale, alcuni facilmente realizzabili, altri un po’ più complicati, ma alla fine, quello che conta è il senso racchiuso in questo progetto. 
Quello che colpisce dei loro desideri è la costante voglia di sognare e desiderare, nonostante la solitudine, la malinconia, l’età che avanza. Nonnini di 90 anni che sognano in grande e che non intendono smettere di farlo, per nessun motivo. Sono più vivi e speranzosi che mai e leggendo alcune delle loro richieste ci vuole poco per sorridere o commuoversi, e comprendere la forza pulsante e vitale che molti di loro difendono con tutta la loro energia.

Vito 72 anni
desiderio:
emozioni giallo rosse
Un mio grande desiderio sarebbe quello di andare allo stadio per vedere una partita di calcio della mia squadra, il Lecce. Mi rendo conto che è una cosa difficile da realizzare; mi dicono che per chi ha la carrozzina è un pò complicata la faccenda, ma ci terrei davvero tanto…con la bella stagione magari un Lecce-Lazio o qualche altra partita anche. Ce la farà Babbo Natale??

Bruno 79 anni
desiderio: il fascino della Divisa
Forse un rimpianto ce l’ho. Il non aver messo quel giorno la firma per continuare a fare la vita militare. Ho iniziato a lavorare per l’INPS e poi da lì tanti tanti cambiamenti.
Mi piaceva però vestire la divisa, con il mio basco nero. Il militare l’ho fatto a Trani, bella città, ero nell’esercito. Mi sentivo bene in quel ruolo, affascinante (poi io sono già bello di mio!), rispettato, importante. se potessi tornare indietro forse mi piacerebbe ancora vestire la mia divisa.

Rosa F. 84 anni
desiderio: ricordo

Mi piacerebbe andare in un negozio e scegliere qualcosa che mi piace. Magari un anello, che mi rimanga come ricordo.

Anna A. 97 anni
desiderio: gita

Mi piacerebbe tanto fare una bella gita al mare con tutti gli amici della Casa di Riposo!!

Cosima 90 anni
desiderio: Albano

Mi chiamo Cosima e vengo da Brindisi, Albano Carrisi è un mio compaesano e lo porto nel mio cuore anche adesso che vivo in questa casa di riposo a Venezia per stare più vicina ai miei figli. Quando qualcuno viene qui a cantare io gli chiedo di farmi la canzone ” NEL SOLE” di Albano perchè cantanti bravi come lui non ce nè!!!! Se fosse lui a venire a trovarmi e cantarmi le sue canzoni sarebbe un sogno…un sogno sarebbe…ma è difficile…tiene tanti impegni quello…forse sta in america con Romina… Ci vorrebbe tanta fortuna perchè venisse a trovarmi ma se fosse io lo aspetto a braccia e cuore aperti!!!!

Annamaria 87 anni
desiderio: andare dalla parrucchiera

Ci tengo ad essere in ordine e curata! Da sempre! Da quando ho potuto permettermelo, iniziando a guadagnare lavorando in Svizzera. Ora che sono in carrozzina vado dalla parrucchiera ogni 15 giorni, è un servizio che organizzano qui all’interno della struttura….mi piacerebbe tanto ritornare almeno per una volta in un vero salone di parruccchiera, per ricordare quando ero giovane! Sarebbe una coccola! E chissà che bella che sarei!


Il bello di questo progetto è anche leggere le loro storie, nascoste dietro a quei desideri, immaginare tante vite diverse e lontane dalle nostre e gioire di fronte alle foto di nonnini felici che scartano un pacchetto e si sentono speciali per qualcuno, anche solo per un giorno.
È immaginare la signora Lina seduta nel salotto con gli altri ospiti della struttura, avvolta nello scialle che le abbiamo regalato, o il signor Roberto che con le nuove scarpe da tennis che ha ricevuto, può passeggiare in giardino con sua moglie. 
È pensare al sorriso che il nostro regalo susciterà, un oggetto piccolo, per molti insignificante, che per altri invece può rivelarsi più prezioso di un diamante.
Un po’ come quando i nostri nonni ci davano il loro regalo a Natale, e per noi, bambini, quello era il dono più bello del mondo.

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