Ammettiamolo: alcuni di noi, trovandosi all’improvviso in modalità smart working, all’inizio non sapevano che pesci pigliare. Il cane che abbaia, il gatto che sale sulla tastiera, i bambini che piangono. E ancora la connessione lenta, la sedia scomoda, il computer con lo schermo piccolo, la collega che in video call urla e quella che toglie […]

In questi giorni di parziale immobilità, sono in tanti a fermarsi, reinventandosi giorno dopo giorno e provando a trasformare un problema in nuove opportunità.

Questi giorni di permanenza a casa per rispettare le misure di contenimento del Coronavirus, sono difficili per tutti. Non avere visione di quando e come tutto si risolverà è indubbiamente una delle cose più complicate da affrontare. Le abitudini di vita di ognuno sono cambiate e le quattro mura domestiche a volte vanno strette, ma rimanere a casa continua a essere la prima regola da rispettare per contribuire a contenere l’emergenza.